L’Object Storage è la soluzione Aruba per la distribuzione rapida, indipendente e localizzata di grandi quantità di dati e a grandi velocità. Questo tipo di servizi diventano indispensabili quando si deve gestire una utenza distribuita ed esigente e sono la boa di salvezza che consente di non sovraccaricare i propri server. Non solo: essendo il servizio accessibile sia tramite HTTP(s) che FTP(s), è possibile utilizzarlo per salvare dati anche da apparecchi esistenti che possono utilizzare solo protocolli standard, come DVR, telecamere IP e così via.
Questi i piani tariffari:
Creando un account è possibile scegliere, oltre a nome utente e password e al piano tariffario, anche la posizione geografica entro la quale i dati verranno fisicamente memorizzati, che corrispondono ai seguenti paesi:
- Italia
- Repubblica Ceca
- Francia
- Inghilterra
- Germania
Io ho scelto il datacenter italiano, raggiungibile a questo dominio: r1-it.storage.cloud.it
L’inserimento o la rimozione dei file può avvenire sia tramite FTP, che tramite client compatibili S3, ma anche tramite la comoda interfaccia web. Il principio di funzionamento è molto semplice: si crea un bucket, ovvero una “cartella” in cui memorizzare i file (ed anche un modo per suddividerli), e poi ci si mettono i file che vogliamo rendere accessibili.
Per ogni file, poi, è possibile scegliere chi può vederlo, modificarlo, scaricarlo od eliminarlo con delle semplici scelte:
Il nome del bucket scelto, inoltre, farà parte del link: https://mptest1.r1-it.storage.cloud.it/test.html?time=635919447804302554. L’intero archivio, come già accennato, sarà poi accessibile anche tramite FTP:
Queste le velocità con cui il servizio è in grado di archiviare:
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