Blog in sola lettura
Quella che state vedendo è una copia statica del blog originale.
Ho deciso di dismettere questo blog ma, poiché contiene informazioni utili, ne conserverò una copia online.
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La firma digitale accreditata è un metodo con il quale è possibile firmare i documenti (o qualsiasi altro tipo di dato) con lo stesso valore legale che avrebbe la nostra firma in calce ad un foglio. La firma avviene utilizzando un certificato RSA: L’utente utilizza la chiave privata per generare la firma univoca, e poi chi ha bisogno di verificarla utilizza la chiave pubblica per autenticare il documento. Questi certificati sono emessi da degli enti accreditati (quali Aruba e InfoCert) che si occupano anche di identificare la persona a cui viene rilasciato.
Partiamo con quello che tutti si chiedono: posso diventare io stesso il gestore della mia PEC? La risposta, come è possibile intuire, è si ma no. La verità è che i mezzi ci sono quasi tutti, ma ne manca uno fondamentale.
Vi siete mai chiesti perché un mp3 di dubbia provenienza non suona come un CD?
Il perché è presto detto: perché non è il CD. è ovvio direte voi. Sì, ma non è questo il punto. La qualità che si percepisce aguzzando l’orecchio non viene semplicemente da un numeretto che ai fini pratici ha poco senso se non si considerano altri fattori (320k, ad esempio, da solo significa poco) ma dalla quantità di informazioni che il file porta con sé. generalmente maggiore è il cosiddetto bitrate (il 320k qui sopra), maggiore è la qualità, ma questo vale solo se si confrontano due canzoni nello stesso formato. (es mp3, aac, ogg…)
Per quantità di informazioni si intende la precisione con cui è possibile riprodurre il segnale originale (o per farla più semplice, quanto più simile sarà ciò che ascoltiamo alla registrazione originale).
Non è un segreto che io consideri la roba Apple troppo costosa. Nonostante questo ho sempre apprezzato il design dei suoi prodotti, dai quali però mi sono sempre tenuto lontano sia per i prezzi proibitivi, sia per le scelte hardware che, per quanto riguarda i Mac, non corrisponde alle mie esigenze.
Ho sempre saputo che il touchpad dei Macbook fosse ad un livello superiore. Il sistema intelligente che avevano trovato di sfruttare tutta la mano (palmo compreso) era davvero efficiente e funzionale.
Avendo avuto l’occasione di provare il suo gemello Bluetooth (quello che va a coppia con gli iMac per intenderci), subito l’ho collegato al mio PC.