Seedr porta i torrent nel cloud

Se come me siete spesso e volentieri costretti a scendere a patti con una connessione mobile saprete sicuramente cosa questa comporti. Gli operatori cellulari implementano filtri, spesso pesantucci, per impedire ai propri utenti di saturare le proprie reti che, considerata la loro natura, sono particolarmente inclini ad “affondare”.

Alle varie regole canoniche come il traffico limitato a monte, si aggiunge praticamente sempre la questione dell’IP privato, che volente o nolente uccide praticamente ogni forma di P2P.

Nota: P2P e pirateria, sebbene oggi giorno vadano quasi sempre a braccetto, NON sono la stessa cosa. Questo articolo infatti non vuole promuovere tale pratica, astenersi bacchettoni. 😉

Torniamo a Seedr. Cos’è? Immaginate di aver bisogno di recuperare un torrent. Immaginate di non volerlo o poterlo fare, magari per via del traffico limitato o dell’IP privato. Ora immaginate che esista un servizio che, dato un torrent, vi restituisce un link diretto al file completo. Questo è Seedr.

Il principio di funzionamento è molto semplice. Dopo essersi registrati (anche in maniera anonima fornendo solo un indirizzo email) il servizio ci fornirà 2GB (per il piano gratuito) di spazio per archiviare i nostri torrent. Ovviamente non sarà possibile scaricare torrent più grandi di 2GB, ma è possibile aumentare lo spazio a disposizione o pagando una quota mensile o facendo un po’ di pubblicità al servizio.

L’interfaccia utente è molto semplice e sarà sufficiente fornire a quest’ultima un riferimento al proprio torrent (magnet, http .torrent che sia) nella casellina apposita.

Le linee su cui si appoggia Seedr sono decisamente di qualità. Il download del torrent di Ubuntu ha richiesto giusto una manciata di secondi e il download in locale non molti di più. La loro larghezza di banda è riuscita a saturare una 100 mega senza difficoltà.

Un’altra funzionalità interessante di Seedr è la possibilità di fare streaming del contenuto senza doverlo scaricare preventivamente. Se il nostro torrent contiene uno dei formati supportati (tra cui svariati formati video, immagini e testo) sarà possibile visionarlo direttamente dall’interfaccia utente.

In definitiva: Seedr è un servizio che merita senz’altro di essere provato, soprattutto considerando la natura free del tier base, e che può fare davvero la differenza su connessioni limitanti o limitate.

1 commento su “Seedr porta i torrent nel cloud”

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